Palazzo ex Pompetti, via ai lavori della parte privata. I Portici di Fumo non saranno toccati

TERAMO – L’assemblea di condominio del Palazzo ex Pompetti ha autorizzato l’amministratore Antonello Lanzillotto a dare il via ai lavori di messa in sicurezza dell’edificio per le parti competenza. Si sblocca dunque lo stallo che da qualche giorno caratterizzava la vicenda dell’edificio più centrale della città, che si affaccia su piazza Martiri e Corso San Giorgio, classificato E dalle verifiche sismiche dei tecnici del Cnr e oggetto d una ordinanza di sgombero firmata dal sindaco Gianguido D’Alberto. Nella riunione durata quasi cinque ore, verificato il progetto di messa in sicurezza presentato dagli ingegneri Vittorino Massacesi e Umberto Di Vincenzo e dall’architetto Luca Daniele, esaminati i costi (leggermente lievitati per l’onere di rendere sicure anche le parti vincolate della parte privata) e concordati i tempi, i condomini hanno approvato l’inizio degli interventi nelle parte privata, che è poi la più estesa e la più danneggiata dal sisma. Nel progetto non c’è riferimento ad interventi che riguarderanno gli storici Portici di Fumo, che sono di proprietà privata ma ad uso pubblico. Non ci saranno interferenze di cantiere, nel senso che non verranno posizionate mantovane o puntelli e tantomeno saranno parzialmente inibiti al passaggio. Resteranno come sono adesso, perché i lavori riguarderanno alcuni negozi come l’agenzia di viaggi Italvie e il bar Iskra, e diversi locali ai piani superiori, tra i quali quelli del Circolo Teramano, dove saranno sistemati dei puntelli. Le finestre delle facciate su via Costantini e corso San Giorgio verranno ‘sigillate’ contro strutture in legno. Quanto ai tempi dell’avvio del cantiere, già da  lunedì l’impresa cui il condomino affiderà i lavori, Falone Costruzioni Er, potrebbe sistemare le prime impalcature.
L’approvazione con conseguente affidamento dei lavori ha visto partecipe anche il Comune di Teramo in quanto condomino dell’edificio, rappresentato in assemblea dall’assessore ai Lavori Pubblici, Stefania Di Padova e dall’ingegnere Nicola D’’Antonio. Attraverso di loro è stato possibile fare il punto della situazione sullo stato di avanzamento della procedura autorizzativa dei lavori di messa in sicurezza per garantire invece la pubblica incolumità che, al pari di quelli relativi alle parti vincolate di proprietà pubblica, spettano all’amministrazione comunale.  Dopo la nomina del Rup e il deposito del progetto al Cor, la struttura regionale competente di Protezione civile ha osservato il programma degli interventi e la procedura sta subendo rallentamenti che rinviano la partenza della messa in sicurezza. Anche se la parte pubblica del Palazzo ex Pompetti, quella che ospitava fino a qualche settimana fa gli uffici del quinto settore comunale, trasferitosi dopo l‘ordinanza al Parco della Scienza, è meno danneggiata rispetto a quella privata, stando all scheda AeDes stilata dai tecnici con esito E, tuttavia la messa in sicurezza è decisiva per l’incolumità pubblica ma anche per chiudere la perizia asseverata da allegare alla richiesta di revoca dell’ordinanza. Un passaggio questo fondamentale perché possa scattare la clausola di salvaguardia anche nei confronti dei negozi ospitati sotto ai Portici di Fumo.